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Gennaio- Sudafrica

Nel 2013 un gruppo di aziende guidato da GDF Suez ha assegnato ad Ansaldo Energia e FATA un contratto per la costruzione chiavi in mano di due centrali a ciclo aperto per la produzione di energia elettrica in Sudafrica, per un valore complessivo di circa 440 milioni di euro.

Questo progetto, noto come Peakers Project, è stato avviato nel 2010 su iniziativa del Ministero dell'Energia del governo sudafricano con l'obiettivo di potenziare la capacità della rete elettrica sudafricana di rispondere ai carichi di punta, un'esigenza sempre più pressante alla luce delle frequenti interruzioni della fornitura di elettricità alla popolazione e all'industria locale degli ultimi anni, considerati un ostacolo allo sviluppo economico del Paese. Il progetto ha rappresentato il primo sistema IPP (Independent Power Producer) del Sudafrica. Oltre alla complessità intrinseca del sistema, si è reso necessario un supporto in termini di adeguamento della legislazione e dei regolamenti locali per rispondere alle mutate condizioni del mercato dell'energia elettrica.

Il via libera al progetto è arrivato nel giugno 2013 con l'approvazione definitiva del governo e la conseguente firma dei contratti di compravendita di energia elettrica tra Eskom, la società elettrica sudafricana che fino a quel momento deteneva il monopolio della produzione e della trasmissione di energia elettrica, e le due società partecipanti al progetto, costituite da GDF Suez, con la partecipazione della giapponese Mitsui e di alcuni partner locali. La realizzazione di queste fasi ha permesso di ottenere prestiti dalle banche sudafricane e di avviare la costruzione di due impianti. La peculiarità tecnica dei due impianti, centrali a ciclo aperto con turbine a gas e generatori di Ansaldo Energia, è l'utilizzo di combustibile liquido solamente durante il funzionamento di picco, con iniezione di acqua demineralizzata per limitare le emissioni in atmosfera.

A settembre 2015 è stata completata la centrale di Dedisa, nell'area di Port Elizabeth, che produce 335 MW di elettricità, mentre la centrale di Avon, vicino a Durban, è entrata in funzione nell'estate del 2016, con una potenza di 670 MW. Ansaldo Energia, in qualità di leader del consorzio insieme a FATA, ha fornito sei turbine a gas modello AE94.2 con i relativi generatori e sistemi ausiliari e ha eseguito le opere civili e la messa in servizio degli impianti, per un valore complessivo di circa 280 milioni di euro. Il contratto prevedeva inoltre la realizzazione di sottostazioni e di un'interfaccia con la rete elettrica, di sistemi stoccaggio e distribuzione del combustibile e di trattamento delle acque.

Ansaldo Energia si è inoltre aggiudicata un contratto di quindici anni per la manutenzione delle turbine a gas. Poiché il governo intende introdurre l'uso del gas naturale, entrambi gli impianti sono pronti per una futura conversione in impianti a gas a "ciclo combinato".

Durante il periodo di costruzione dei due impianti, si è prestata particolare attenzione all'ambiente e alla sostenibilità, nonché all'impatto sulla popolazione locale. Il tema dell'occupazione è stato una priorità per Ansaldo Energia, che ha attuato programmi di sviluppo culturale e professionale per la popolazione locale impiegata nel cantiere. Nel 2014 Ansaldo Energia ha aperto una filiale locale, tuttora operativa, per ottimizzare i rapporti con il cliente, le autorità sudafricane, i subappaltatori e i subfornitori locali. 

 

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