Ansaldo Energia e NE Nomisma Energia: presentato al MIMIT lo studio “La filiera della power generation italiana”

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Con la partecipazione del Ministro Adolfo Urso e di un centinaio di rappresentanti di aziende, associazioni e istituzioni

Quasi 200 imprese, per oltre il 60% piccole e medie, un fatturato di 3,5 miliardi, un valore aggiunto di oltre 1,1 miliardi e una forte vocazione all’export: sono i dati più significativi emersi dallo studio “La filiera della power generation italiana”, realizzato da Ansaldo Energia in collaborazione con NE Nomisma Energia e presentato ieri presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del Ministro Adolfo Urso e di un centinaio di rappresentanti di aziende, associazioni e istituzioni.

Per filiera della power generation si intende l’insieme delle imprese italiane e delle competenze coinvolte nella progettazione, produzione, installazione e manutenzione di impianti e tecnologie per la generazione di energia elettrica, in particolare da fonti termoelettriche. Comprende componentistica, ingegneria, installazione, manutenzione e servizi post-vendita lungo tutta la catena del valore.

L’obiettivo dello studio, coordinato da Andrea Benveduti, Senior Vice President Public Affairs & Institutional Relations di Ansaldo Energia, non è solo quello di mappare e quantificare una filiera industriale centrale per la sicurezza e la transizione energetica, ma anche di proporsi come strumento operativo per rafforzare la coesione e la collaborazione all’interno della filiera, favorendo la creazione di best practice che supportino lo sviluppo industriale, la ricerca, la formazione e la proiezione sui mercati esteri delle aziende che ne fanno parte. Attraverso il confronto con istituzioni locali e nazionali, rete diplomatica, associazioni di categoria e centri di ricerca, l’obiettivo è supportare il passaggio dal concetto di “filiera” a quello di “sistema” capace di valorizzare le eccellenze nazionali e di moltiplicare le opportunità per tutto l’ecosistema industriale italiano legato alla power generation.

«L’energia è il motore del nostro sistema industriale ed è per questo che rappresenta una priorità strategica per il Paese. Oggi il gas continua a essere una componente centrale della produzione, ma la visione è chiara: costruire un mix energetico sempre più orientato verso le fonti rinnovabili e investire in una fonte continuativa e sostenibile come il nucleare di nuova generazione. Puntare su un mix energetico moderno significa rafforzare la competitività industriale, garantire l’indipendenza energetica e tutelare la libertà strategica dell’Italia e dell’Europa», ha dichiarato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

«Lo studio dimostra che la nostra filiera è un asset strategico per l’autonomia energetica e industriale del Paese, con ricadute occupazionali e tecnologiche di primissimo piano. Con questo studio abbiamo voluto dare un contributo a istituzioni, realtà associative e imprese per mappare questo comparto e contribuire a individuare strumenti per rafforzare la presenza italiana sui mercati internazionali.», ha dichiarato Fabrizio Fabbri, Amministratore Delegato di Ansaldo Energia.

«Il futuro dell’energia è sempre più elettricità, in Italia, in Europa, nel mondo, in particolare nei paesi poveri dell’Africa. Questa si produrrà molto con le macchine realizzate dalla filiera italiana guidata da Ansaldo Energia. Un patrimonio di capacità di innovazione per garantire un tessuto industriale fondamentale, capace di fare ricchezza, sia in termini di PIL che di occupati con alta produttività. La forza di un paese risiede prima di tutto nella sua capacità economica nel sostenere il tessuto industriale, dove cresce l’innovazione e la ricerca. Questo dovrà continuare a fare in futuro la filiera italiana dell’elettricità per garantire sicurezza, sostenibilità e competitività dell’energia all’Italia e al resto del mondo.», ha dichiarato Davide Tabarelli, Presidente di NE Nomisma Energia.

Le principali conclusioni dello studio:

Un settore fortemente radicato nel tessuto produttivo nazionale

Il nucleo della filiera italiana della generazione elettrica è costituito da 196 imprese, di cui il 61% sono PMI con elevato grado di specializzazione. La distribuzione territoriale vede un forte baricentro nel Nord-Ovest, in particolare in Liguria e nella provincia di Genova, con una presenza significativa anche in Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Piemonte.

Impatto economico e occupazionale e contributo all’export

Ogni euro di valore aggiunto generato dalle imprese della filiera attiva 4,5 euro nell’economia nazionale. Ogni posto di lavoro nel settore ne attiva 5,3 nell’indotto. L’intero comparto della power generation in Italia genera 3,5 miliardi di euro di fatturato, 1,1 miliardi di valore aggiunto e 18.500 addetti. Le esportazioni della filiera sono pari al 71,5% del fatturato complessivo del comparto.

Tecnologie abilitanti per la sicurezza e la transizione energetica

Il settore rappresenta un fattore fondamentale per la sicurezza energetica e verso la decarbonizzazione grazie al ruolo della generazione termoelettrica flessibile, dell’idrogeno, delle turbine a gas di nuova generazione e degli SMR nucleari. La presenza in Italia di queste competenze, necessarie per trasformare diverse fonti energetiche in energia disponibile per famiglie e imprese, garantisce non solo un significativo impatto economico e occupazionale, ma anche indipendenza tecnologica e capacità di proiezione sui mercati esteri.

 

Lo studio è scaricabile al seguente link:

https://www.ansaldoenergia.com/fileadmin/user_upload/Studio_Filiera_Industriale_WEB.pdf

 

In occasione dell’evento sono intervenuti:

Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy

Fabrizio Fabbri Ansaldo Energia, Amministratore Delegato

Andrea Benveduti Ansaldo Energia, SVP Public Affairs & Institutional Relations

Marco Bailo Boldrocchi Group, Managing Director

Angelo Casero Leonardo, SVP Capacity Boost Program

Manuel Cortinovis Gruppo GFM, CEO

Alberto Gusmeroli Presidente Commissione Attività Produttive della Camera

Giorgio Metta IIT, Direttore Scientifico

Agostino Scornajenchi SNAM, CEO

Davide Tabarelli Nomisma Energia, Presidente

Paolo Arrigoni GSE, Presidente

Laurent Franciosi CDP, Head of international Business Affairs

Antonio Gozzi Federacciai, Presidente e Responsabile Piano Mattei Confindustria

Paola Valerio SACE, Head of Institutional and International Affairs

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