L’Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare, Riccardo Casale, partecipa alla quarta edizione del Forum Francia-Italia delle Infrastrutture dei Trasporti e dell’Energia in apertura oggi presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi. Nel corso della due giorni dedicata all’evento, all’interno di panel in cui saranno coinvolti rappresentanti del mondo industriale e istituzionale, si affronteranno temi di importanza strategica per l’Europa, primo fra tutti la transizione energetica.
Un’importante occasione per il nostro Gruppo di approfondire le possibilità di collaborazione fra i due Paesi nell’ambito delle nuove forme di produzione di energia, settore in cui Ansaldo Nucleare si propone come player primario in grado di fornire un ampio portafoglio di servizi e prodotti ad alta tecnologia: la recente intesa commerciale siglata tra Ansaldo Energia, Ansaldo Nucleare, EDF e EDISON va proprio in questa direzione.
Nel rapporto IREFI, si legge infatti che il contenuto della lettera di intenti sottoscritta pochi giorni fa dalle quattro società si inserisce a pieno titolo nelle politiche raccomandate dal Trattato del Quirinale relativo all’approvvigionamento energetico, ed è senza dubbio il primo accordo di rilievo sottoscritto dopo la sua ratifica.
L’obiettivo è di valorizzare nell'immediato le competenze della filiera nucleare italiana, di cui Ansaldo Nucleare è capofila, a supporto dello sviluppo dei progetti di nuovo nucleare del gruppo EDF, e al contempo di avviare una riflessione sul possibile ruolo del nuovo nucleare nella transizione energetica in Italia.
Nella visione condivisa dei quattro firmatari, l'energia nucleare può svolgere un ruolo complementare a quello delle fonti rinnovabili, garantendo stabilità e contribuendo alla sostenibilità ambientale del sistema elettrico, alla luce degli ambiziosi target di decarbonizzazione europei e italiani che fissano al 2050 il raggiungimento della neutralità climatica.
L’energia nucleare, infatti, è una delle fonti di generazione con le minori emissioni di CO2, che assicura un ridotto consumo di suolo rispetto alla potenza elettrica installata e consente un’ottimale programmabilità della produzione.